La Valletta del Leone, al tempo dei Duchi, era chiamata Valle del Labirinto. Disegnata nel 1813 dall’architetto Carlo Barabino, massimo esponente del neoclassicismo a Genova, è l’ultimo esempio di giardino pittoresco ispirato agli esempi inglesi del “giardino dei poeti”. Il percorso, ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, era composto da scenografie in grado di suscitare nel visitatore emozioni e riflessioni facendogli incontrare rovine, marmi, il “Leone” e la grotta dell’Eremita. L’arco segnava idealmente il passaggio negli inferi e, da lì, un percorso di elevazione conduceva all’area che, attualmente recintata per i daini, era attraversata dall’acqua purificatrice, il cui ruscello invitava ad innalzare lo sguardo verso il Santuario delle Grazie.
Il progetto prevede di riportare la Valle del Labirinto al suo antico splendore e di far ritrovare al visitatore quell’atmosfera che suscitava ammirazione agli ospiti dei Brignole Sale.
I lavori previsti sono:
- Ricollocazione della ritrovata scultura del “Leone”
- Restauro dell’Arco
- Restauro del monumento a Dante e a Chiabrera
- Ripristino della siepe del Labirinto
- Reimpianto degli alberi morti o caduti nel corso degli ultimi 10 anni
- Riattivazione del Laghetto ai piedi del “Leone”
- Impianto di irrigazione
- Realizzazione della pannellistica
Ogni intervento prevede anche le necessarie attività di progettazione e di segreteria con i relativi costi da coprire.
I fondi raccolti grazie alla passione e generosità dei donatori saranno periodicamente rendicontati ed impiegati seguendo l’ordine di priorità del suddetto elenco.
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